Sempre più spesso oggi siamo immersi in situazioni che ci creano stress e molta ansia fino a sfociare a volte in veri e propri attacchi di panico.
Sentirsi in gabbia
Può accadere che ci sentiamo imprigionati e impotenti, incapaci di apportare cambiamenti positivi a quella che giudichiamo una vita infelice, una vita in cui passiamo troppo tempo a realizzare cose imposte da altri e che sentiamo di non aver scelto liberamente.
Ci sentiamo in dovere di essere bravi fidanzati o mariti, bravi figli, bravi lavoratori, bravi genitori, bravi amici e via dicendo. Ma è come se il metro di giudizio per giudicare questa bravura non lo abbiamo scelto noi.
Ci sentiamo in dovere di vivere in un determinato modo e con determinate regole che, se ci pensiamo bene, non sentiamo nostre al 100%. Se però proviamo a fare in un modo diverso ci assale l’ansia, a volte incontrollabile, che può sfociare anche in attacco di panico. Questa inquietudine aumenta sempre di più perché alimentata dalla paura di provare di nuovo queste brutte sensazioni non appena ci allontaniamo dalla strada maestra, da quello che abbiamo sempre fatto e conosciuto.
Come agisce l’ansia
Il percorso che ci porta all’ansia agisce in due modi. Può essere che la nostra vita vada avanti per anni e anni senza grandi scossoni, nulla di particolare da segnalare. Poi un giorno all’improvviso quello che abbiamo sempre fatto ci appare intollerabile, ci crea ansia, paura o panico, non riusciamo a farlo più e non ne comprendiamo il motivo profondo.
Oppure nell’altro caso può essere che abbiamo sempre vissuto in mezzo all’ansia e a tante paure, come la paura di essere abbandonati o di perdere sicurezza e amore o addirittura la paura di morire. Paure che abbiamo sentito da sempre e che in realtà ci sono servite per evitare tanti pericoli e portare avanti una vita abbastanza regolare, ma che, in un particolare incrociarsi di eventi di vita, hanno preso il sopravvento e che ora in realtà ci stanno ostacolando nell’andare avanti.
“Ci sentiamo in dovere di vivere con regole che non sentiamo nostre al 100% “
Il nostro corpo ci sta dicendo che dobbiamo in maniera seria occuparci di ciò che ci crea dolore e sofferenza e che è arrivato il momento di dargli voce e ascoltarlo.
Attraverso le tante esperienze negative che abbiamo vissuto, ci siamo creati una corazza fatta di tanti impedimenti e tanti condizionamenti, fatta di tanti “non posso” e “non sono in grado di”. Una vita fatta di tante limitazioni che ci fanno sentire in gabbia e vivere in una costante situazione di attacco o di fuga. La nostra gabbia è la nostra ferita, il nostro più grande dolore del quale spesso non siamo neanche consapevoli.
Combattere l’ansia
In realtà siamo persone libere e responsabili. Cosa vuol dire questo? Che che c’è una chiave per uscire dalla nostra gabbia, reale o immaginaria che sia, ma che noi questa chiave non la vediamo e anzi non sappiamo neppure di averla a portata di mano. Quindi non facciamo nulla.
Stravolgere l’opinione negativa di sé, come di un essere privo di potere, privo di gioia e possibilità, vedere la chiave a portata di mano e decidere di superare la paura, di usarla per uscire dalla gabbia dei condizionamenti, si può. Ma è un’operazione che presuppone una trasformazione esistenziale e una scelta precisa.
Approfondimenti
Con l’aiuto di un lavoro di psicoterapia analitico esistenziale ci si può riappropriare del proprio potere, smettere di essere vittima degli eventi, riconoscere le proprie ferite, accoglierle con amore per riuscire poi a sentirsi più forti.
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Dott.ssa Lucina Cicioni – Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Lucina Cicioni
PSICOTERAPEUTA
Specializzata in Psicoterapia Analitica Esistenziale, iscritta all’Albo degli Psicologi della Regione Abruzzo dal 12/02/2000 con il n° 567.