La cosa più difficile in un percorso di guarigione è arrivare a perdonare se stessi.
Perdonarsi per non aver capito prima, per essere stati complici del male subito, per aver permesso alcuni fatti dolorosi, per essere stati in una situazione che non ci piaceva senza esserci allontanati.
Ma se ci stiamo confrontando con la difficoltà di perdonarci siamo già avanti nel nostro percorso di guarigione.
Infatti significa che abbiamo già assunto anche su di noi la responsabilità, e che abbiamo quindi recuperato il nostro potere sia creativo che distruttivo. Non siamo più nella fase in cui “è tutta colpa degli altri”, non siamo vittime inconsapevoli, e questa fase seppur dolorosa ci dà una nuova speranza. Perdonarsi è dunque complicato: a volte rimaniamo in questa fase per molto tempo, ci ostiniamo a non farlo, allora lì bisogna andare un po’ più in profondità a vedere quali sono i nostri blocchi e i nodi da sciogliere, e a cosa siamo così fortemente ancorati, a quale parte ombra di noi siamo magicamente attaccati. Se ci pensate in fin dei conti odiare è facile, molto più facile di amare: nell’odio siamo vittime, senza potere, senza identità, senza scelta. Nell’odio esiste solo l’altro che odiamo.
Perdonarsi è una scelta di amore: io esisto, mi riconosco di aver odiato, mi riconosco di poter amare. Arrivare a perdonarsi è il frutto di un percorso fatto con dedizione e scelta continua che che ci ha portato, dopo aver superato tanti e tanti ostacoli, al centro vivo della nostra essenza vitale.
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