Una questione di prospettiva 🕶️🔭Tempo di lettura stimato: 2 minuti

UNA QUESTIONE DI PROSPETTIVA 🕶️🔭
Spesso è una questione di proporzioni di come si vedono le cose. E anche di prospettiva. Le possiamo vedere più piccole di quello che sono e sminuirle, oppure più grandi di quelle che sono e drammatizzare il sentimento che ci suscitano, oppure possiamo cercare di vederle per quello che sono, sia che ci procurino gioia o ci procurino dolore. Arte difficilissima questa.
E spesso è una questione di distanza delle cose. Se siamo troppo vicini tendiamo ad ingrandirle, se siamo troppo distanti tendiamo a sminuirle, un po’ come fa il nostro occhio: quando vede le cose da lontano le vede piccole piccole e quando ci attacchiamo le cose agli occhi non le vediamo realmente ma sfocate.
Quindi in definitiva è una questione di distanza, di giusta distanza. Come si fa a mettersi alla giusta distanza? Come dicevo, arte difficilissima. Se pensiamo che il nostro corpo debba mettersi alla giusta distanza da qualcosa, dobbiamo pensare che tutti i 752 muscoli del nostro corpo siano ben posizionati, la testa non china, la posizione comoda, l’attenzione e l’ascolto posta proprio su quella cosa che stiamo guardando, la mente decisa proprio a mettersi in quella posizione. Insomma tutto deve lavorare all’unisono e in armonia, e a volte tutto questo non basta ma per vedere bene è necessario addirittura indossare un paio di occhiali che può rappresentare un po’ il nostro lavoro di psicoterapeuti, riuscendo alla fine, dopo tanto lavoro mille prove e tentativi, a coniugare giusta distanza proporzioni e prospettiva. E mentre facciamo tutto questo, ricordarci anche di essere consapevoli della nostra posizione rispetto alle cose poiché in base ad essa le vedremo diversamente. Come dicevo, arte difficilissima ma possibile.
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