Vi piacerebbe cambiare i connotati ad una vita in cui le cose non quadrano? Bene, allora dobbiamo metterci al lavoro.

Dobbiamo vedere ciò che ci accade come il risultato di azioni avvenute nel passato.
È soprattutto quando siamo immersi in vicende spiacevoli, che ci procurano sofferenze dubbi incertezze dolore, che noi iniziamo a farci domande.
Non troviamo risposte immediate poiché la causa o le cause di ciò che oggi viviamo sono da ritrovarsi magari in eventi accaduti un anno fa, dieci anni fa, venti anni fa o anche prima della nostra nascita.
Possiamo cadere nello sconforto, poiché nel momento di più forte sofferenza sentiamo l’esigenza immediata di liberarcene, e non abbiamo costruito gli strumenti per farlo.
È quello il momento in cui dobbiamo tirare fuori il nostro massimo coraggio, che si estrinseca nella pazienza di saper attendere che il nostro lavoro di ricerca dia esiti positivi, e che si estrinseca nella follia di sapere a naso che questa nostra strada che abbiamo intrapreso è quella giusta e che ci darà le risposte che stiamo cercando col tempo.
È così complicato trovare risposte se abbiamo sempre vissuto senza chiederci il perché delle cose, ma nel momento in cui iniziamo a farlo e mano a mano che a fatica troviamo i nostri collegamenti, vediamo come questa nuova prospettiva davvero ci libera, davvero mette luce su tanti punti a noi oscuri, davvero ci fa uscire da una gabbia di impotenza che limita la nostra vita e le nostre possibilità.
È proprio questo il punto.
Cambiare prospettiva ed iniziare ad accettare che noi siamo co-creatori della nostra realtà, nel bene e nel male, e metterci in un’ottica di cambiamento.
Possiamo operare scelte nuove che non abbiamo agito in passato, comprenderne i motivi, accoglierci profondamente con amore per non averlo fatto, e diventare protagonisti attivi di un nuovo modo di vivere e di essere.