“Tra la nostra anima e il nostro corpo ci sono tante piccole finestre, da lì, se sono aperte, passano le emozioni, se sono socchiuse filtrano appena, solo l’amore le può spalancare tutte insieme e di colpo, come una raffica di vento.”
– Susanna Tamaro –
Questo è il tempo del consumismo, anche affettivo: vogliamo un tipo di rapporto e un tipo di persona e lo vogliamo subito. Anzi lo pretendiamo. Siamo disposti in cambio a mettere poco da parte nostra, almeno all’inizio. Perché questo è anche il tempo dell’insicurezza: prima di investire le nostre emozioni in un rapporto affettivo vogliamo vedere dall’altra parte cosa ci può essere offerto.
Donarsi alla coppia
In realtà l’amore nasce da una spinta interiore. È dentro di noi che sentiamo di volere bene ad un’altra persona, ed è in maniera spontanea e naturale che dovremmo agire per creare e mantenere un rapporto di coppia. Lo dobbiamo sentire da dentro di volerci donare, e mentre facciamo un dono all’altro lo facciamo anche a noi stessi. Questo ci insegna l’antropologia personalistica esistenziale di Antonio Mercurio. Il suo è un pensiero controcorrente rispetto alla società moderna, un pensiero che mette l’amore come dono al centro della vita e come motore creativo della vita.
Sentirsi in trappola
Prima di poter accedere al rapporto di coppia, e anzi grazie alla possibilità di vivere in maniera dialettica un rapporto di coppia, dovremmo ricordare che in esso metteremo inevitabilmente le nostre frustrazioni, i nostri buchi neri, i nostri traumi e nostre mancanze. Non accorgendocene cercheremo nell’altro qualcosa che ci manca che non abbiamo avuto nelle nostre relazioni significative che nulla hanno a che fare con la persona che stiamo frequentando al momento.
Spesso quando siamo incastrati in relazioni tossiche è perché più cerchiamo nell’altro qualcosa che non abbiamo avuto è più non ci arriva ciò che cerchiamo e non riusciamo a sganciarsi da questa trappola simbiotica.
Consapevolezza di coppia
L’unica strada per accedere ad un rapporto sano di coppia è quello di lavorare su se stessi, per rendersi consapevoli dei propri bisogni che in maniera inappropriata vengono proiettati sull’altra persona. Solo liberandoci noi per primi delle catene che ci imprigionano mentalmente potremmo accedere ad un rapporto di coppia libero da catene, che non ci fa sentire imprigionati, incompresi e svalutati ma amati, scelti, sereni, appagati e vitali. Siamo davvero pronti a questo?
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Dott.ssa Lucina Cicioni – Psicologa Psicoterapeuta
Dott.ssa Lucina Cicioni
PSICOTERAPEUTA
Specializzata in Psicoterapia Analitica Esistenziale, iscritta all’Albo degli Psicologi della Regione Abruzzo dal 12/02/2000 con il n° 567.